Si è svolta la seconda tappa del tour di presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2021 di “Parma, io ci sto!”: un racconto itinerante che si pone l’obiettivo di coinvolgere ancora di più gli associati e di condividere con tutti i portatori di interesse gli impatti positivi generati sul territorio dalle attività dell’Associazione e in particolare dalle azioni derivanti dal progetto #dieci.

Moderato dal caporedattore del Corriere della Sera Nicola Saldutti, questo secondo appuntamento ha avuto luogo nella sede del Gruppo Cooperativo COLSER-Auroradomus, importante realtà nel campo del facility management e dei multiservizi per aziende sia pubbliche che private.

Dall’analisi dei dati – affidata a Deloitte & Touche S.p.A – è emerso che nel 2021 “Parma, io ci sto!” ha visto aumentare il numero dei propri associati (+6% rispetto al 2020), oggi a quota 130, così come è salito a oltre 230mila euro il contributo diretto ai progetti (+14% rispetto all’anno precedente), a testimonianza del concreto impegno per lo sviluppo del territorio. Cresciuta inoltre la visibilità online dell’Associazione, il cui sito web ha registrato un aumento del 28% di utenti unici.

seconda tappa

 

Tante le iniziative che hanno caratterizzato l’operato di “Parma, io ci sto!” nel 2021, tra queste: la restituzione del progetto “Imprese Creative-Driven (nato all’interno di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21); la prima edizione di “Imprese Aperte”; gli eventi organizzati per Verdi Off e Barezzi Festival; la promozione del brand “Parma City of Gastronomy” attraverso Cibus OFF e il Settembre Gastronomico e lo sviluppo del distretto delle Farm. Sul fronte della sostenibilità ambientale, significative sono state le esperienze di KilometroVerde Parma e l’adesione all’Alleanza per la Neutralità Carbonica.

«Il bilancio di sostenibilità di “Parma, io ci sto!” – ha dichiarato Michele Guerra, Sindaco di Parmaribadisce di anno in anno un modo di lavorare innovativo che questa associazione ha saputo portare sui nostri territori. Analisi e visione si incontrano sulla base dei principi dell’agenda 2030 e dei suoi obiettivi ampi di sostenibilità, creando le premesse per azioni concrete intersettoriali e sempre più capaci di mettere in dialogo il pubblico e il privato. Si tratta di un metodo di lavoro prezioso che la nostra città deve difendere e valorizzare con sempre maggior convinzione

Centrale, nel 2021 di “Parma, io ci sto!”, è stato #dieci, il percorso di progettazione condivisa che ha visto la partecipazione di 250 stakeholder impegnati nell’individuare obiettivi e azioni concrete a breve, medio e lungo termine da mettere in campo per costruire il futuro della città e del suo territorio, con una visione comune per i prossimi dieci anni. Un percorso che quest’anno ha visto la nascita del suo primo progetto, “Transition Farm”, sviluppato grazie alla stretta collaborazione con l’Università di Parma e alla partecipazione attiva di dieci aziende, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.

«Uno dei temi emersi dai tavoli di #dieci – ha raccontato Alessandro Chiesi, Presidente “Parma, io ci sto!” – è stato quello del “valore sociale condiviso” e della volontà di promuovere iniziative volte ad aumentare il benessere delle persone. Il momento congiunturale che stiamo attraversando è complicato e sentiamo la necessità da un lato di non lasciare indietro nessuno, di tutelare le persone più fragili e, da parte delle aziende, i propri collaboratori e le famiglie cercando di andare incontro ai loro bisogni. È un tema su cui si è cominciato a lavorare già da tempo e che oggi assume un connotato forse più urgente. La scelta degli interventi va ponderata perché nel contesto attuale – con i costi dell’energia che stanno mettendo a dura prova i bilanci di imprese e famiglie, così come degli enti pubblici – è essenziale modulare ogni iniziativa guardando anche alla sua sostenibilità economica».

Questi spunti, lanciati dal Presidente Chiesi, sono stati ulteriormente approfonditi nella tavola rotonda che ha visto protagonisti Michele Guerra (Sindaco di Parma), Andrea Pontremoli (AD di Dallara e socio promotore di “Parma, io ci sto!”) e Cristina Bazzini (Presidente del Gruppo COLSER-Auroradomus) e che è stata anche l’occasione per presentare Welldone, il nuovo progetto che si inserisce nel contesto e nello spirito di #dieci.

«Più che sulla sostenibilità economica e ambientale, oggi dobbiamo lavorare su quella sociale – afferma Andrea Pontremoli, AD Dallara e socio promotore di “Parma, io ci sto!” – È questa la vera emergenza che non può essere affrontata in maniera individuale dalle amministrazioni così come dalle imprese, ma solo attraverso soluzioni comuni. Quando fondammo “Parma, io ci sto!” lo facemmo per “interesse”, interesse che l’area di Parma (dalla montagna alla città) tornasse competitiva, che avesse una formazione distintiva di alto livello, che attirasse talenti. Il progetto #dieci è la nostra bussola per arricchire la vocazione valoriale del territorio, che vede pubblico e privato condividere gli obiettivi: non più dormire nello stesso letto facendo sogni diversi ma avere lo stesso sogno anche dormendo in letti separati.»

Welldone è un progetto nato spontaneamente dall’incontro di alcune aziende del territorio, che è stato accolto all’interno di #dieci in quanto in perfetta corrispondenza con gli obiettivi che persegue, e oggi sta crescendo nel solco di quei “canoni” che sono il DNA dell’Associazione: percorso partecipativo ampio, creazione di un network e condivisione delle strategie.
Partito ad ottobre 2021, Welldone conta oggi sul coinvolgimento di 15 aziende, ma il network è “apertissimo”. Sono stati fatti già sei incontri e strutturato il progetto su sei diversi tavoli tematici: 1) Benessere fisico e psichico, 2) Salute, 3) Sociale (caregiver), 4) Comunità (cultura, volontariato), 5) Diversity&Inclusion, 6) Sviluppo delle competenze.

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Gli obiettivi del progetto sono la condivisione e messa a sistema di iniziative e best practice, rendendole quindi accessibili a tutte le imprese del network e facilitando così l’avvio di percorsi di welfare aziendale; il dialogo con l’amministrazione locale in ottica di possibili collaborazioni e reciproco supporto; il monitoraggio dell’efficacia e del gradimento delle iniziative.

«Welldone fa dell’unione di realtà persone ed esperienze diverse la propria forza. – ha sottolineato Cristina Bazzini, Presidente COLSER-Auroradomus – Parte tutto da Parma, ma in realtà il progetto unisce esperienze di aziende locali, nazionali ed internazionali che condividono l’urgenza di migliorare la vita dei propri dipendenti e collaboratori con azioni concrete. Con questo progetto, che inizia a delinearsi ora e che avrà bisogno anche del dialogo con le istituzioni e il territorio per raggiungere i propri obiettivi, le imprese fanno rete, come è nello spirito di “Parma, io ci sto!”, per provare a costruire insieme un nuovo futuro per il mondo del lavoro e per la comunità. Con l’ambizioso obiettivo di candidare Parma a Capitale italiana del Benessere lavorativo.»

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Welldone è già pronto a muovere i primi passi. È in fase di distribuzione una survey comune da sottoporre ai dipendenti delle aziende partecipanti al progetto che consentirà di far emergere i loro bisogni principali. Essendo un campione di popolazione significativa, i risultati potrebbero essere messi a disposizione anche delle istituzioni locali, così che si possa valutare la creazione o il rafforzamento di alcuni servizi.
Inoltre, come prima gemma del progetto, verrà organizzato per i dipendenti expat, ma anche per quelli italiani, un tour alla scoperta sia delle bellezze culturali che dei “servizi” offerti da Parma, al fine di facilitare l’integrazione e promuovere lo scambio culturale.