Martedì 12 aprile si è tenuta l’Assemblea degli associati di “Parma, io ci sto!”, dedicata all’approvazione del bilancio 2021, al rinnovo delle cariche associative e all’aggiornamento dei progetti sostenuti dall’Associazione sul territorio.
L’Assemblea, ospitata dall’Unione Parmense degli Industriali, si è aperta con i saluti della Presidente Annalisa Sassi, che ha voluto evidenziare “il ruolo fondamentale ricoperto da “Parma, io ci sto!” in quanto motore dinamico capace di attivare iniziative in tanti ambiti rilevanti per la nostra comunità: un soggetto pragmatico che, con il progetto #dieci, si sta dimostrando inoltre capace di ascoltare il territorio e di riflettere su quelle che sono le sue reali esigenze”.
L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio 2021 e dato il benvenuto a 10 nuovi soci che si sono uniti nei primi tre mesi del 2022, portando così a 130 il numero totale di aziende e cittadini che hanno aderito al progetto.
Sono stati inoltre confermati per il prossimo triennio l’attuale Consiglio Direttivo, che si è ripresentato all’Assemblea, composto da: Alessandro Chiesi, Daniele Pezzali, Andrea Pontremoli, Corrado Beldì, Roberto Ciati a cui si aggiunge Paolo Alinovi (rappresentanti dei soci promotori); insieme ai rappresentanti dei soci sostenitori Davide Bollati e Giovanni Baroni siede anche Cristina Bazzini; Carlo Galloni e Davide Battistini (rappresentanti dei soci ordinari). Confermato inoltre il Collegio dei Revisori con Egidio Amoretti, Ombretta Sarassi e Nicola Bianchi.
“Ringrazio l’Assemblea per la fiducia e colgo l’occasione per dare il benvenuto ai nuovi associati – ha commentato il Presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi. Malgrado le difficoltà derivanti dalla pandemia e dalla crisi economica, quest’ultima aggravata dai tragici avvenimenti a cui stiamo assistendo, il nostro impegno per costruire insieme il presente e il futuro di Parma e del suo territorio prosegue più deciso che mai. L’anno scorso, con il lancio di #dieci, grazie al coinvolgimento di oltre 250 rappresentanti del sistema territoriale, abbiamo presentato una visione a 10 anni con al centro l’innovazione, la sostenibilità, l’inclusione e l’educazione, che progressivamente stiamo cominciando a tradurre in progetti concreti grazie al contributo e alla collaborazione del territorio. Rimaniamo focalizzati sulla nostra mission di valorizzare il territorio mettendo a sistema idee e progetti per attrarre talenti e risorse, portando uno sviluppo economico sano e sostenibile e generando qualità della vita in maniera inclusiva”.
Proprio nell’ambito di #dieci, l’Assemblea è stata l’occasione per presentare le prime due azioni identificate come prioritarie dal piano strategico: “Transition Farm” e il progetto di rigenerazione territoriale.
Per quanto riguarda la prima iniziativa sono intervenuti Egidio Amoretti e la prof.ssa Sara Rainieri, Pro Rettrice con delega per la Didattica e Servizi agli Studenti dell’Università di Parma, che hanno illustrato agli associati gli obiettivi, le attività e i principali step che prevede questa iniziativa pilota, a cui prenderanno parte 10 neolaureati e 10 aziende. “Transition Farm”, ideato con l’Università di Parma e Nativa Regenerative Design Company, il supporto di Cisita Parma, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Imprese Artigiane, combina infatti due azioni considerate prioritarie dalla comunità coinvolta nel progetto #dieci: la transizione verso la sostenibilità delle piccole e medie imprese e il coinvolgimento dei giovani in un’ottica nuova, di sinergia più costruttiva e strategica con il mondo del lavoro. Il progetto nasce con il duplice obiettivo di formare i giovani sui temi della sostenibilità e di dotare le aziende di una misurazione della propria sostenibilità elaborando un conseguente masterplan di miglioramento.
Si è poi delineato, attraverso gli interventi di Davide Bollati e Daniele Pezzali, il progetto di rigenerazione territoriale che, nell’ambito di #dieci, suggerisce la creazione di un fondo immobiliare volto ad investire sul territorio, puntando a far rivivere aree dismesse già esistenti.
Carlo Galloni ha poi aggiornato gli associati sul Laboratorio territoriale per l’occupabilità “Distretto del Prosciutto di Parma Academy”, che ha visto la presentazione del progetto esecutivo lo scorso 4 aprile a Langhirano e che prevede l’avvio dei lavori di realizzazione a maggio di quest’anno. Sostenuto da numerosi finanziatori, con capofila la Provincia di Parma, il progetto ha l’obiettivo di valorizzare una delle eccellenze del settore agroalimentare locale – il Prosciutto di Parma – la cui lavorazione non può prescindere dalla combinazione di know-how, processi di innovazione tecnologica e grande attenzione alla sostenibilità ambientale.
Il Laboratorio è un esempio del progetto del distretto dei “FARM” che caratterizza il territorio di Parma, dove la contaminazione tra sistema della formazione e quello del lavoro ha trovato una miscellanea diversa e inedita rispetto a qualunque precedente esperienza in Italia. Ne sono altri esempi Innovation Farm, Food Farm 4.0 e il Laboratorio di Logistica Sostenibile. Nella cornice di queste esperienze, è stato descritto anche il recente progetto “Automation Farm” che nasce dall’esigenza da parte delle imprese dell’automazione del territorio parmense di fornire a studenti e docenti un know-how specifico su questi temi.
Sull’area agroalimentare dell’Associazione è intervenuto Roberto Ciati che ha tratteggiato il significativo percorso di Parma “UNESCO Creative City of Gastronomy”, titolo assegnato nel 2015 alla città, che vede un’alleanza virtuosa tra Istituzioni, filiere alimentari e attori del mondo food.
L’assemblea è stata infine l’occasione per anticipare alcuni dettagli sulla seconda edizione del progetto Imprese aperte, format originale sperimentato durante il biennio di Parma Capitale Italiana della Cultura, promosso da “Parma, io ci sto!” e da Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con l’ente di formazione Cisita Parma. L’iniziativa avrà luogo all’interno di due finestre temporali (maggio-luglio e settembre-dicembre) durante le quali le imprese apriranno le proprie porte a cittadini e turisti, con l’obiettivo di promuovere la cultura d’impresa, mostrare le unicità dei prodotti, far conoscere i processi creativi che stanno alla base del patrimonio aziendale del territorio cogliendo anche l’opportunità di orientare i giovani nel percorso formativo o di inserimento nel mondo del lavoro.
Parallelamente a #dieci, è stato ricordato che l’Associazione ha avviato un dialogo con le istituzioni nazionali per la definizione di una proposta normativa, denominata “Act Bonus”, in grado di supportare la realizzazione dei progetti ad impatto sociale sui territori.