“Transition Farm” è il progetto pilota ideato dall’Associazione “Parma, io ci sto!” con l’Università di Parma e Nativa, con il supporto di Cisita Parma, Unione Parmense degli Industriali, Gruppo Imprese Artigiane e Federmanager Parma.
L’iniziativa nasce allo scopo di promuovere un nuovo modello per il territorio di Parma, che possa funzionare da guida per la successiva “edizione a regime” e che inneschi un circolo virtuoso di coinvolgimento dei giovani e delle realtà imprenditoriali locali, in una prospettiva di miglioramento continuo.

Il background: #dieci
Il progetto prende avvio da “#dieci”, un percorso di co-creazione e progettazione di una visione a 10 anni per Parma e il suo territorio, che “Parma, io ci sto!” ha avviato nel corso del 2021 coinvolgendo circa 250 stakeholder per pianificare obiettivi e azioni concrete per il futuro.
“Transition Farm” combina due azioni considerate prioritarie dalla comunità coinvolta nel progetto “#dieci”: la transizione verso la sostenibilità delle piccole e medie imprese e il coinvolgimento dei giovani in un’ottica nuova di orientamento professionalizzante.

Obiettivi
Il progetto ha un duplice obiettivo: formare giovani neolaureati rendendoli protagonisti attivi della transizione ecologica, energetica e digitale; dall’altro mettere a disposizione delle Pmi queste importanti competenze. In questo modo le aziende avranno a disposizione una prima valutazione comparativa tra le proprie attività e le azioni messe in atto dal territorio grazie al lavoro di giovani talenti; un primo approccio rispetto a quello che si può realizzare attraverso lo strumento del Benefit Impact Assessment in termini di definizione di strategie di sostenibilità e gestione dell’impatto generato.

Per questo sono stati selezionati 10 neolaureati dell’Università di Parma motivati a partecipare a un percorso di formazione su tematiche di sostenibilità e misura degli impatti di aziende di piccole e medie dimensioni.
I candidati provengono da percorsi di laurea diversi tra loro che dimostrano una volta di più quanto il tema della sostenibilità sia ormai un elemento imprescindibile e trasversale ad ogni settore di studio e di competenza. Si va da Scienze e Tecnologie Alimentari a Chimica Industriale, da Biotecnologie a Psicobiologia e Neuroscienze Cognitive, da Sistema Alimentare: Sostenibilità, Management e Tecnologie a Scienze Gastronomiche, da Trade e Consumer Marketing a Ingegneria Meccanica e Ingegneria Gestionale fino a Economia e Management.

grafico Progetto Transition farm

Formazione
La fase di formazione in aula (36 ore complessive) viene affiancata da un’esperienza operativa presso un’azienda del territorio, un tirocinio per il quale è previsto un rimborso spese di 1.000 euro. Il progetto si concluderà con un momento di condivisione a cura delle aziende e dei partecipanti, finalizzato alla presentazione dei risultati del lavoro svolto.

Le aziende
L’iniziativa – proprio per la sua natura sperimentale – ha previsto il coinvolgimento anche di aziende di maggiori dimensioni per scalare e moltiplicare l’impatto positivo (contingentando però il perimetro di implementazione e la complessità del lavoro per i neolaureati).

Le aziende coinvolte sono:

  1. COLSER (multiservizi nel settore del cleaning, logistica e manutenzione);
  2. COSMOPROJECT (ideazione e progettazione di formule innovative nell’ambito dello skin care, del make-up e dei medical device);
  3. DE SIMONI (fornitura di servizi per la comunicazione multimediale);
  4. DISOSSO SAN CARLO (disossatura prosciutti);
  5. FREE EDIT (documentazione tecnica e consulenza marcatura CE);
  6. GLAXOSMITHKLINE MANUFACTURING (industria farmaceutica);
  7. KOPPEL (installazione, manutenzione e modernizzazione di ascensori);
  8. LAUMAS (componenti per la pesatura industriale);
  9. TROPICAL FOOD MACHINERY (impiantistica per la lavorazione industriale di frutta tropicale e da climi temperati);
  10. GRUPPO ZATTI (operatori nella commercializzazione automobilistica).