Mercoledì 12 aprile si è svolta l’Assemblea degli associati di “Parma, io ci sto!” dedicata all’approvazione del bilancio 2022, un’occasione per fare il punto sulle progettualità sostenute dall’Associazione sul territorio, con un aggiornamento sulle sfide future nell’ambito del percorso tracciato con #dieci.
L’evento è stato ospitato nella cornice di ColonneVentotto, spazio nel cuore del centro storico di Parma, nato nel XVII secolo come Oratorio di Santa Maria della Pace, trasformato in officina meccanica nel Novecento e rinato oggi come centro di aggregazione per l’arte, la cultura e l’intrattenimento.
L’assemblea ha approvato all’unanimità il bilancio 2022 e dato il benvenuto a 3 nuovi soci che si sono uniti nei primi mesi del 2023, portando così a 136 il numero totale di aziende e cittadini (6 in più rispetto all’Assemblea tenuta nell’aprile 2022), che hanno aderito al progetto nato nel 2016 con l’obiettivo di mettere a sistema risorse, competenze e talenti per rendere sempre più attrattivo il territorio di Parma.
Introdotto dai saluti del presidente Alessandro Chiesi, che ha dato il benvenuto ai nuovi ingressi e ringraziato tutti gli associati per il costante impegno a supporto della missione di “Parma, io ci sto!”, l’evento ha successivamente coinvolto attivamente i presenti in un workshop dal titolo “Giovani e lavoro: quali aziende per le nuove generazioni?”, con l’obiettivo di generare idee e spunti di riflessione su cui impegnarsi concretamente nel prossimo futuro. Insieme abbiamo affrontato il tema del rapporto tra aziende e giovani prendendo spunto dai risultati dell’indagine di Federmeccanica sul “caleidoscopio delle culture del lavoro” curata e illustrata, durante la mattinata, dal professor Daniele Marini dell’Università di Padova.
In rappresentanza delle nuove generazioni sono intervenute due studentesse, una impegnata in un percorso universitario, l’altra presso l’ITS Tech&Food. L’incontro si è poi concluso con un workshop moderato Ashoka Italia, che ha messo l’accento – invitando gli ospiti al confronto- sui tre nodi concettuali protagonisti della prima parte dell’incontro: la crisi demografica e conciliazione vita privata e lavoro, il cambiamento nella percezione della cultura del lavoro e l’importanza della narrazione e del comunicare meglio.